Scina: differenze tra le versioni

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'''''s.f.'''''
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Italiano: '''grosso recipiente in terracotta un tempo usato per fare il bucato''': si mettevano i panni da lavare, si coprivano di cenere e si versava sopra acqua bollente (quest'ultima operazione poteva avvenire in un secondo tempo). La soluzione ottenuta di acqua calda e cenere si chiama ranno o liscìvia.
Italiano: '''grosso recipiente in terracotta un tempo usato per fare il bucato''': si mettevano i panni da lavare, si coprivano di cenere e si versava sopra acqua bollente (quest'ultima operazione poteva avvenire in un secondo tempo). La soluzione ottenuta di acqua calda e cenere si chiama ranno o liscìvia.


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'''sci | na'''
[scì-na]


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/scina/  
/'sʃi:na/  


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Versione attuale delle 15:47, 30 mar 2022

   Sostantivi


Forme singolare plurale
maschile - -
femminile scina -


Italiano: grosso recipiente in terracotta un tempo usato per fare il bucato: si mettevano i panni da lavare, si coprivano di cenere e si versava sopra acqua bollente (quest'ultima operazione poteva avvenire in un secondo tempo). La soluzione ottenuta di acqua calda e cenere si chiama ranno o liscìvia.

Sillabazione

[scì-na]

Pronuncia [AFI]

/'sʃi:na/

Etimologia

Probabilmente liscìvia, soluzione detergente (detta anche ranno in alcune zone d'Italia) ottenuta filtrando un miscuglio di cenere di legna in acqua bollente, usata un tempo per fare il bucato o per indolcire le olive.

Voci correlate