Sandri

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   Toponomastica


La pasticceria Sandri

Corso Vannucci 32, davanti all'innesto sul corso di via dei Priori.

Sandri, la più antica pasticceria dell'Umbria, inserita nei "Locali storici d'Italia" e nella classifica dei World's Best Bars di "Newsweek", iniziò l'attività intorno alla metà dell'Ottocento. Erano gli anni in cui si andava costruendo l'unità d'Italia e lo svizzero Jachen Schucani portava con sè le esperienze dell'arte dolciaria d'oltralpe. Il Sandri ha cominciato a chiamarsi così negli anni Venti, quando a gestirlo in qualità di tutore fu Nicola Zonder, svizzero cresciuto in Italia e costretto dal regime a italianizzare il cognome. Tutore volontario giunto a salvare il patrimonio del giovanissimo Guglielmo, figlio del suo defunto amico Claudio, del quale i tutori veri, quelli nominati dal tribunale, stavano velocemente dilapidando l'eredità. E' il 1860, il Corso, non ancora intitolato a Vannucci, sta cambiando faccia: magazzini, depositi e stambugi diventano negozi per esporre e vendere merci. Jachen Schucani, che ormai è diventato Giacomo Schucani, trova uno spazio ideale per la sua bottega nelle ex scuderie di Palazzo della Corgna, un locale lungo e stretto, ma con ideale collocazione su quella che, da secoli, è per antonomasia la passeggiata dei perugini.

Tratto dal sito PasticceriaSandri.it