San Costanzo
Statua del santo nella omonima Chiesa di Perugia
Nascita ...
Morte Foligno, 29 gennaio 170

   Storia Perugina


Costanzo in perugino San Gostantso (... – Foligno, 29 gennaio 170) è stato il primo vescovo di Perugia, martirizzato al tempo delle persecuzioni dell'imperatore Marco Aurelio nei confronti dei cristiani.

È santo e patrono di Perugia, assieme a San Lorenzo e sant'Ercolano e si festeggia il 29 gennaio.


Biografia

Secondo la leggenda fu tradotto davanti al console Lucio durante la persecuzione di Antonino e barbaramente flagellato, quindi rinchiuso con altri compagni in una stufa ardente dalla quale uscì miracolosamente illeso.

Ricondotto in carcere, convertì i suoi custodi che lo aiutarono a fuggire. Rifugiatosi in casa di un certo Anastasio cristiano, fu, insieme con questi, di nuovo arrestato. Dopo varie peripezie nelle carceri di Assisi e Spello, fu decapitato il 29 gennaio nei pressi di Foligno.

Le diverse redazioni della passio sono concordi nello assegnare il suo martirio al tempo di Antonino in una località presso Foligno denominata "il Trivio". Il santo perugino aveva infatti in questa città, vicino a Porta Romana, una chiesa che, secondo Iacobilli, fu demolita nel 1527. Questi afferma inoltre che, al suo tempo, tale località era chiamata ancora "campagna di S. Costanzo".


Culto

 
Chiesa di San Costanzo

Il corpo del santo, dopo il martirio, fu portato a Perugia e sepolto non lontano dalla città in un luogo detto Areola fuori Porta S. Pietro, dove venne costruita la prima cattedrale di Perugia. In questo medesimo luogo fu eretta l'attuale Chiesa di San Costanzo, consacrata, secondo un'iscrizione esistente nell'antico altare, nel 1205 dal vescovo di Perugia, Viviano. Questo edificio venne restaurato nel 1888 dall'architetto perugino Guglielmo Calderini.


Alla intercessione di san Costanzo furono attribuiti in particolare due miracoli: una donna affetta da completa cecità si fece portare ai piedi del santo per ricevere la benedizione e implorare aiuto e dopo la sua benedizione, si dice che la donna riacquistò completamente la vista; il secondo miracolo riguarda invece un nobile perugino di nome Crescenzio, sofferente da molti anni di inguaribile paralisi degli arti inferiori, il quale, sospinto da viva fede, andò da Costanzo e, avutane la benedizione, fu risanato immediatamente.



Santo dell'amore dei perugini

 
Torcolo de San Costanzo
“San Gostantso da l'occhio adorno, famme l'occhiolino sinnò nn c'artorno!"
 (cit. Detto popolare)

Tradizione vuole che il 29 gennaio di ogni anno, durante la festa di San Costanzo, le ragazze nubili vadano nella chiesa di San Costanzo per chiedere se si sposeranno entro l'anno. La leggenda dice che se per un particolare gioco di luci che si viene a creare, guardando l'occhio della statua del santo, si ha l'impressione che san Costanzo faccia fatto l'occhiolino, significa che la ragazza si sposerà entro l'anno, altrimenti, per consolazione, il fidanzato regalerà alla ragazza il tipico dolce, il "Torcolo de San Costanzo".