Discussione:Avé: differenze tra le versioni
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Versione delle 04:31, 8 nov 2009
suggerisco di modificare "conuigazione del verbo avè"
La seconda persona dovrebbe essere scritta "hè" con l'acca. Mi sembra infatti di capire che la regola generale per l'h è di seguire l'Italiano. Quindi "hè" è una contrazione di "hai".
c'ho oppure ciò ?
Non credo sia il caso di confondere l'italiano col perugino, sono (permettetemi lo slancio d'orgolio) due idiomi diversi, ognuno può avere le sue regole. Quindi inserire l'acca mi pare fuori luogo.
Ad esempio il famoso autore di poesie Claudio Spinelli preferiva usare la grafia "ciò" in quanto più corrispondente alla pronuncia e che era meno ambigua (per il lettore) nei confronti della traduzione in perugino di "che ho".
Infatti:
La frase in italiano: "che tonfo che ho dato!" verrebbe tradotta "che tónf' c'ho dèto!"
in questo caso il "c'ho" NON avrebbe la pronuncia "ciò" e si dovrebbe evincere dal contesto (di non immediata interpretazione).
Mentre la frase "sì, io ho un cane" si tradurrebbe: "si, io ciò 'n chéne" di facile e inequivocabile interpretazione.
Quindi il verbo avere si coniugherebbe nel tempo presente:
io ciò,
tu cé,
lu cià,
noi cémo,
voi céte,
lore ciònno